Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Birmania

Ultimo Aggiornamento: 07/10/2007 13:45
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 8
Città: FORLI'
Età: 37
Sesso: Maschile
07/10/2007 13:45
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

La fiamma dello Spirito Nazionale arde e arderà sempre, nel cuore di tutti i popoli del mondo. Purtroppo, in un angolo del nostro pianeta, questa fiamma si è spenta, momentaneamente, soffocata dai soprusi di un regime crudele.
Quando un esercito spara verso il proprio popolo: in questo caso lo Spirito Nazionale è condannato a morire, insieme alla fiducia nell'Onore e nella Dignità, nella Giustizia e nella Libertà.
La situazione della Birmania è vergognosa per tutta l'umanità, è l'ennesimo capitolo di una storia di sangue, giunta a Yangon da Budapest e da Tien An Men, che vede la dignità umana soffocata dal sangue degli innocenti.
Tant'è che il più grande alleato della dittatura militare che governa la Birmania è proprio il regime comunista cinese, che nemmeno per un istante ha pensato di condannare le violenze perpetrate ai danni del popolo e dei monaci, ma si è limitato ad invitare le "parti in campo" alla moderazione, come se le manifestazioni pacifiche dei birmani potessero essere anche solo lontanamente comparabili alla sanguinosa repressione del regime che gode le evidenti simpatie di Pechino.
Dobbiamo essere vicini al popolo di Yangon: ciò che lo muove è la voglia di libertà, la forza della Fede. Possiamo imparare molto da loro. Ma dobbiamo aiutarli.
Non basta esprimere solidarietà al popolo e condannare la Giunta militare: per coerenza è necessario prendere le distanze dall'ideologia che la muove e dal Partito Comunista Cinese. Altrimenti la storia di sangue continuerà ancora per anni e anni.
E' necessario che ONU e UE prendano posizioni forti, seguendo l'esempio della Francia di Sarkozy (che ha invitato l'opposizione in esilio a Parigi), e impongano sanzioni a tanti regimi non rispettosi delle libertà civili e religiose. Perchè la situazione birmana purtroppo è solamente quella più in vista al momento, e non deve farci dimenticare di cinesi e tibetani, iraniani, cubani, venezuelani, bielorussi.

Azione Universitaria ha chiesto un incontro con l'ambasciatore birmano in Italia. L'invito a parlare con l'ambasciatore sarà poi allargato a tutti i movimenti universitari italiani, a prescindere dal colore politico. Riporto le parole di Donzelli, Presidente Nazionale di AU, che condivido pienamente e che riprendono in parte quanto ho scritto sopra: "Gli universitari italiani da sempre schierati per la libertà dei popoli esprimono solidarietà al popolo birmano ed agli studenti che insieme ai monaci stanno animando la rivolta contro la dittatura comunista nel paese Asiatico come accadde a Budapest nel 1956. Accogliamo positivamente gli interventi della sinistra italiana contro l'oppressione del Governo di MYANMAR, ma sarebbe quantomeno giusto e coerente che si prendessero le distanze anche dell'ideologia comunista che ha dato origine a tale dittatura ed a molte altre in tutto il mondo".

lucapestelli@libero.it
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:54. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com