Contro la Giunta Comunale di Forlì, che ha affidato un bimbo ad un presunto pedofilo
L'amministrazione di centro-sinistra di Forlì non smette di sorprendere, ovviamente in negativo. Quanto accaduto con l'animatore pedofilo finito in carcere per avere abusato di un bimbo di 5 anni datogli in affido temporaneo da una coop sociale (rossa!!!) dietro mandato dei servizi sociali del Comune è di una gravità eccezionale, che dimostra ancora una volta la negligenza e la completa incapacità di una giunta ormai allo sbando. La superficialità e l'incompetenza degli stessi servizi sociali è palese. Il progetto "Affido temporaneo" non è stato condotto secondo le normative vigenti. I responsabili avrebbero infatti saltato il passaggio fondamentale che prevede l'approvazione del giudice tutelare. Da ciò emergono, con tutta evidenza, le responsabilità politiche e di mancata vigilanza da parte del Comune. Il sindaco invece conferma la fiducia all’assessore Bertozzi e non pensa nemmeno per un secondo alle dimissioni. Dimissioni che sarebbero dovute se solo la Masini si rendesse conto della gravità dell'accaduto.
Azione Giovani Forlì-Cesena promuoverà nei prossimi giorni una massiccia raccolta firme (potete trovarci in PIAZZA SAFFI a partire da SABATO 29 SETTEMBRE) per chiedere ufficialmente le dimissioni dell'assessore Bertozzi (E DI TUTTA LA GIUNTA) per le gravi negligenze commesse. Negligenze che sono la causa di politiche sconsiderate e che hanno provocato immani sofferenze (e non credo di esagerare..) ad un povero bimbo di cinque anni.
PERCHE' TUTTO QUESTO NON SI RIPETA E PERCHE' I BAMBINI NON SI TOCCANO. VIA LA GIUNTA DI CENTRO-SINISTRA, ORA!!
Carlo Malferrari
malferrari81@libero.it
Le Cooperative rosse hanno colpito ancora. A Forlì per le assunzioni e gli appalti ci si basa sulle tessere di partito, e non sulla competenza. E accade che un bimbo di 5 anni venga affidato dai servizi sociali ad un soggetto indagato per pedofilia.
Sembra che la Giunta Comunale e, in primis, il Sindaco Nadia Masini, non si rendano conto che il problema degli errori negli affidi è un grave sintomo di negligenza e incapacità nella gestione degli affari pubblici. Un Comune affida un bimbo di cinque anni ad un presunto pedofilo: cosa c'è di più grave?
I bambini rappresentano il futuro della Nazione; cosa penseranno di noi, vedendo con che atteggiamento di sufficienza un'amministrazione tratta i loro problemi?
Invece il Sindaco conferma la fiducia all’Assessore Bertozzi, non pensa nemmeno per un secondo di mettersi in discussione, non rilascia dichiarazioni. La maggioranza non crea Commissioni consiliari di inchiesta. Fate pure, non scomodatevi.
Con questa mentalità perdente, che non pensa a risolvere i problemi quotidiani della gente ma esclusivamente a gestire il potere, gli errori anche grossolani e gravi come questo relativo agli affidi saranno sempre all'ordine del giorno.
Finchè chi sbaglia, a Forlì o altrove, non sarà in grado di assumersi le proprie responabilità, altri dieci, cento, mille bambini saranno affidati a chi deve soddisfare bisogni egoistici; finchè la nostra società non abbandonerà la sessantottina cultura della licenza e non abbraccerà la cultura del dovere altri dieci, cento, mille autisti di pullman sotto effetto di droghe spingeranno nel baratro bambini in gita scolastica, come successo nel torinese la scorsa primavera.
Il concetto, ormai dimenticato, di responsabilità, deve essere centrale nell'attività del politico. Purtroppo invece si ha l'impressione che, a Forlì come a Roma, l'unico ideale, l'unico scopo, sia la conservazione della poltrona.
Luca Pestelli
lucapestelli@libero.it